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DPI - dispositivi di protezione individuale: quali sono e come proteggono

DPI - dispositivi di protezione individuale: quali sono e come proteggono

Fino a un anno fa le mascherine altro non erano che un comune strumento di lavoro, limitato a un certo numero di attività professionali. L’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha cambiato però questa e molte altre situazioni. Adesso si può dire che sono letteralmente “sulla bocca di tutti”. Questi strumenti sono diventati di assoluta e fondamentale importanza nel contenimento della diffusione della pandemia, proteggono chi le indossa e tutti gli altri. Le mascherine rientrano nella categoria dei DPI – Dispositivi di Protezione Individuale e hanno lo scopo di proteggere chi le indossa e tutte le persone vicine dall’eventuale contagio di patologie trasmissibili per vie aeree. Sono classificate in base al loro potere filtrante, vale a dire alla capacità di bloccare particelle fini, aerosol, virus e batteri. Ne esistono di molte tipologie: FFP1, FFP2, FFP3, KN95, ecc… Le loro caratteristiche sono diverse a seconda dei materiali utilizzati per produrle, in base al livello protettivo e alla nazione in cui vengono certificate. Da quando la pandemia si è diffusa le norme per la sicurezza sulla salute si sono moltiplicate e oggi si presta particolare attenzione a tutto quello che può ledere o essere pericoloso per il benessere individuale e collettivo.

Mascherine e visiere protettive

Le mascherine sono quindi uno dei primi, più diffusi e utilizzati sistemi di protezione individuale e collettivo. Devono essere indossate per tutelare se stessi e gli altri. In commercio oggi è facile trovarne diverse tipologie:

  • FFP2 (Dispositivi di Protezione Individuale certificati sulla base della norma europea EN149:2001+A1:2009)
  • KN95 (Dispositivi di Protezione Individuale certificati sulla base della norma cinese GB2626:2006) 

Ciascuna di queste mascherine è realizzata solitamente in TNT, vale a dire tessuto non tessuto (filamenti di polimeri di polipropilene sovrapposti senza un preciso ordine, disposti casualmente). Le mascherine chirurgiche hanno un solo strato filtrante, mentre le FFP2, FFP1 e le FFP3 possono arrivare ad averne anche 2 o 3. Il numero di strati e la qualità del TNT cambia a seconda del modello e della produzione del dispositivo e con essa anche la capacità filtrante. Quest’ultima, infatti, nelle mascherine FFP1 è pari all’80%, nelle FFP2 è pari o superiore al 94%, nelle FFP3 al 98% e infine nelle KN95 è del 95%.

Ma le mascherine non sono gli unici DPI – Dispositivi di Protezione Individuale adottati nella lotta contro la pandemia. Esistono infatti anche le visiere protettive. Queste ultime sono solitamente fatte in policarbonato trasparente (polimero termoplastico ottenuto dall'acido carbonico), una barriera che protegge da eventuali agenti patogeni l’intero ovale del viso.

Con il tempo le visiere sono state perfezionate e migliorate, prodotte in modo tale da poter essere sovrapposte agli occhiali da vista e alle stesse mascherine. Sono diventate più facili da indossare, più comode, meno fastidiose e pesanti da portare anche tutto il giorno. Corredate solitamente da una banda elastica di ritenzione, consentono di regolare, secondo necessità, larghezza e tensione, attraverso delle piccole fibbie montate all’estremità della struttura. Per un miglior comfort, inoltre, le migliori visiere sono dotate di pomelli laterali atti a regolare durezza e orientamento dello schermo, in modo da poterlo ruotare verso l’alto se necessario.

Che si tratti comunque di mascherine, piuttosto che di visiere facciali, ogni DPI – Dispositivo di Protezione Individuale è regolamentato da precise norme.

DPI - Dispositivi di Protezione Individuale: normativa e regolamenti

Le mascherine sono strumenti atti a proteggere da rischio biologico e ricadono nell’ambito dei DPI di III categoria secondo il regolamento Europeo PPE 2016/425. Per essere considerate sicure le mascherine devono essere prodotte rispettando la norma tecnica UNI EN 149:2001+A1:2009 che prevede specifiche caratteristiche e metodi di prova. Queste devono indicare i requisiti di:

  • resistenza
  • traspirabilità
  • efficienza di filtrazione del particolato
  • pulizia da microbi

Per quanto riguarda le visiere facciali, le norme di riferimento sono:

EN166:2001 – protezione personale degli occhi. Specifiche. La norma specifica i requisiti funzionali delle varie tipologie di dispositivi di protezione individuale degli occhi. Contiene considerazioni generali come: designazione, classificazione, requisiti di base applicabili a tutti i protettori dell’occhio, particolari vari e requisiti facoltativi, marcatura, informazioni per gli utilizzatori.

EN167:2001 – protezione personale degli occhi. Metodi di prova ottici. La norma definisce i metodi di prova ottici per i protettori dell’occhio i cui requisiti sono specificati in altre EN.

EN168:2001 - protezione personale degli occhi. Metodi di prova non ottici. La norma definisce i metodi di prova non ottici per i protettori dell’occhio i cui requisiti sono specificati in altre EN.

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