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Differenza tra mascherina FFP2 e chirurgica: conoscerle prima di comprarle

Differenza tra mascherina FFP2 e chirurgica: conoscerle prima di comprarle

Da quando la pandemia ha preso il via, ci siamo ritrovati costretti ad indossare una mascherina per evitare la diffusione del virus. Sono disponibili in commercio diverse tipologie di mascherine, tra queste, le più diffuse, sono le mascherine chirurgiche e quelle filtranti FFP2.

 

Qual è la differenza tra mascherina FFP2 e chirurgica? È questa la domanda che è importante porsi. Conoscere le mascherine prima di acquistarle consente di fare infatti una scelta consapevole e di indossare la mascherina giusta in ogni occasione.

Materiali, certificazioni e provenienza

Partiamo dalla mascherina chirurgica. La mascherina chirurgica è realizzata in tessuto non tessuto - TNT. Tipicamente si tratta di polipropilene, ma può trattarsi anche di fibre di poliestere. Sono solitamente a tre strati e ogni strato ha diverso spessore e diversa densità, così che possa portare avanti la sua funzione al meglio. Lo strato più esterno infatti deve garantire resistenza meccanica alla mascherina e deve consentire un effetto idrofobo. Lo strato intermedio, quello centrale, ha una funzione filtrante. Il terzo strato, quello quindi che sta a contatto con il viso, ha una funzione puramente protettiva. Non è detto che sia sempre presente solo terzo strato, sono infatti disponibili sul mercato mascherine chirurgiche anche a quattro strati.

 

La mascherina chirurgica ha una capacità filtrante verso l’esterno superiore al 95% per i corpi grandi 3 micron. La capacità filtrante invece verso l’interno è di circa il 20%. Per questo motivo le mascherine chirurgiche non proteggono la persona che le indossa, ma gli altri. Proprio per questo motivo le mascherine chirurgiche sono efficaci solo se tutti le indossano. È importante ricordare però che affinché questo sia possibile, devono essere indossate adeguatamente, andando cioè a coprire sia il naso che la bocca.

 

Affinché sia davvero possibile parlare di una mascherina chirurgica, devono essere riportate sulla confezione le seguenti diciture, che fanno riferimento alle norme con cui sono state realizzate e alle certificazioni:

  • Dispositivo medico, in alcuni casi indicato semplicemente come DM, con la relativa classe di appartenenza, in questo caso classe 1.

  • Codice EN 14683, la norma tecnica relativa ai requisiti che la mascherina deve possedere sia per quanto riguarda la capacità filtrante che per quanto riguarda la respirabilità che garantisce.

  • Marchio CE.

 

Passiamo adesso alla mascherina FFP2. Anche la mascherina FFP2 è realizzata in tessuto non tessuto e anche in questo caso ogni strato ha le sue specifiche caratteristiche in base alla sua funzionalità. Lo strato esterno della mascherina permette di ottenere un'eccellente protezione dalle particelle di più grandi dimensioni. Lo strato intermedio filtra invece le particelle più piccole fino a 0,6 micron. Quello interno protegge la mascherina dall'umidità che si viene naturalmente a creare. Inoltre è importante ricordare che, a differenza delle mascherine chirurgiche, quelle FFP2 sono progettate per aderire alla perfezione al viso. Ma quindi queste mascherine proteggono sia chi le indossa che gli altri? Esatto, proprio per questo motivo se ne parla come di dispositivi di protezione individuale. La capacità filtrante in entrambe le direzioni è elevata, del 94%.

 

Affinché sia possibile parlare di una mascherina FFP2, devono essere riportate sulla confezione le seguente diciture, norme e certificazioni:

  • FFP2 o N95.

  • Dispositivo di Protezione Individuale o semplicemente DPI.

  • Norma UE 425/2016.

  • Norma tecnica EN 149:2001+A1:2009

  • Marchio CE.

Differenza tra mascherina FFP2 e chirurgica: scegliere quella più adatta

Ma quindi quale mascherina scegliere? Basandoci sulla differenza tra mascherina FFP2 e chirurgica che abbiamo sopra esposto, a nostro avviso sarebbe bene acquistare e avere sempre a disposizione entrambe queste tipologie di mascherine. La mascherina chirurgica va benissimo per un utilizzo quotidiano in ambienti a basso rischio dove tutti indossano la mascherina e all’aperto. La mascherina FFP2 invece è indicata nel caso in cui si debba andare in ambienti ad elevato rischio, come ad esempio un supermercato particolarmente affollato, o nel caso in cui si debba necessariamente stare a contatto con una persona che ha contratto il virus o che ha sintomi sospetti. Sono una buona scelta anche nel caso in cui intorno a noi ci siano persone che non seguono la regole alla perfezione e si desideri quindi proteggersi al meglio.

 

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